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Trofeo delle Regioni Kinderiadi 2016 - Umbria, 27 giugno - 2 luglio
L'Umbria e i Comuni ospitanti
L’Umbria. Il cuore verde d’Italia
 
Nelle Odi barbare, Giosuè Carducci l’aveva chiamata “Umbria verde”; posta nel cuore della penisola, unica regione non situata ai confini della nazione né bagnata dal mare, l’Umbria offre un’ampia varietà di caratteri paesaggistici: dalle vallate, alle catene montuose, passando per altopiani e pianure. La regione è caratterizzata da dolci e verdi colline e da insediamenti ricchi di storia e tradizioni. È davvero impossibile dire quale sia il paese o il paesaggio più bello dell’Umbria, tanta è la varietà e il fascino particolare di ogni luogo. I primi ad abitarla furono Umbri ed Etruschi, poi fu parte dell’Impero Romano e in seguito dello Stato Pontificio. Con tre millenni di vicende sul territorio, si può davvero dire che la Storia sia passata per qui. Ad esempio, sulle rive del lago Trasimeno ebbe luogo, nel 217 a.C., una battaglia che vide le forze cartaginesi di Annibale sconfiggere le legioni romane del console Gaio Flaminio. Ancora, tra Terni e San Gemini, fu rinvenuta un’antica città di epoca romana, Carsulae, posta lungo la futura via Flaminia. Un passato importante, quello dell’Umbria, testimoniato da una grandissima quantità di monumenti storici e siti archeologici di grande interesse; riecheggiato e ricordato dalle numerose rievocazioni storiche e manifestazioni che popolano il calendario degli eventi umbro. Ma l’Umbria è anche riconosciuta come “terra di Santi”. Con un vero e proprio primato per i luoghi d’interesse religiosi, è la terra che ha dato i natali ad alcune tra le figure più importanti della spiritualità cristiana, come San Francesco e Santa Chiara d’Assisi, Santa Rita da Cascia e San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa. Chiese romaniche, cattedrali gotiche, basiliche ed antichi palazzi stanno ancor oggi a testimoniare la grande produzione artistica che, dal XII al XVI secolo, diede all’Umbria capolavori immortali. Una disciplina, in particolar modo, segnò il trionfo artistico dell’Umbria: la pittura. Grazie al valore dell’Umbria come fonte d’ispirazione spirituale, artisti da tutta Italia vennero nella regione a lavorare, facendo scuola con le loro opere straordinarie. Tra le altre manifestazioni culturali del territorio, alcune assumono rilevanza internazionale, come il Festival dei Due Mondi, manifestazione di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge a Spoleto, e Umbria Jazz, il più importante festival jazzistico italiano, che si svolge annualmente a Perugia. Infine, l’Umbria presenta una ricca varietà di piatti e prodotti tipici. Elemento imprescindibile sono l’olio e il vino, dai bianchi dell’orvietano e dei monti Martani ai rossi di Montefalco e dell’amerino. Altri prodotti caratteristici sono il pane sciapo e le varie focacce (dalla “torta al testo” perugina alla “crescia” di Gubbio), nonché i salumi di Norcia e il suo celebre tartufo nero. 

Sito della Regione Umbria
www.regione.umbria.it

Assisi
 
Assisi è un vero e proprio punto di riferimento storico, religioso e culturale d’Italia, tanto da essere citata nell’undicesimo canto del Paradiso di Dante Alighieri: “chi d’esso loco fa parole, non dica Ascesi, ché direbbe corto, ma Oriente, se proprio dir vuole.” (vv. 52-54). Assisi come Oriente, ovvero il luogo dove nasce il sole, un sole splendente qui identificato in San Francesco, il poverello collocato da Dante tra gli spiriti sapienti. È proprio Assisi, infatti, la città che ha dato i natali a San Francesco, patrono d’Italia, e a Santa Chiara. Qui si trovano luoghi d’interesse per la spiritualità francescana e non solo: dalla Basilica di San Francesco a quella di Santa Chiara, dove riposano rispettivamente le spoglie dei due santi, fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli che custodisce la Porziuncola, chiesa del IV secolo dall’altissimo valore storico e artistico. Difficile sarebbe elencare tutti i luoghi di interesse della città, che comprendono anche pregevoli siti di epoca romana, come il Tempio di Minerva, trasformato poi in chiesa cristiana in età medievale, la Domus Sesto Properzio, domus romana del I secolo d.C., o ancora l’anfiteatro romano, uno degli esempi più significativi di riutilizzo – in epoca medievale – di una struttura dell’antica Roma Ma la città di Assisi non offre solo un’esperienza affascinante a livello culturale e spirituale. La particolare collocazione del monte Subasio, grazie alle caratteristiche geomorfologiche e alle correnti d’aria favorevoli, permette la pratica di attività avvincenti, quali parapendio e volo libero, trekking, escursionismo e mountain bike. Con i suoi circa 28.000 abitanti, Assisi è una città vibrante che non smette mai di stupire con le sue attività e la sua energia: oltre alle feste religiose, spiccano il Calendimaggio, festa antica della primavera le cui origini si perdono nel tempo, e il Palio di San Rufino, competizione che coinvolge i balestrieri della città.

Sito della Città di Assisi – Seraphica Civitas
http://www.comune.assisi.pg.it/

Bastia Umbra
 
Situato nella Valle Umbra, tra Perugia ed Assisi, Bastia Umbra è un comune che ha conosciuto un forte sviluppo demografico, assieme a una forte crescita urbanistica ed economica, dal secondo dopoguerra. Infatti, questa zona si caratterizza anche per la presenza di stabilimenti industriali e di varie piccole-medie imprese agricole, artigianali e commerciali.  L’origine della località può essere attestata già nell’XI secolo, quando il luogo era chiamato Insula, forse a causa delle inondazioni del fiume Chiascio che avrebbero conferito alla piccola altura l’aspetto di un’isola o di una penisola. Nel 1939 il borgo parteggiò per Assisi, rallentando la marcia delle truppe perugine e, quando si arrese, le sue fortificazioni furono distrutte. Il nome di Bastia le fu dato grazie alle imponenti opere militari, alle mura e al castello dotato di 17 torrioni (o “bastioni”) che ben presto furono ricostruiti. Tra i monumenti più importanti abbiamo la Rocca Baglionesca, che divenne nel 1431 sede della famiglia Baglioni e fu da questi ricostruita e consolidata, per poi essere adibita all’inizio del Seicento a monastero benedettino femminile, e Porta Sant’Angelo, la meglio conservata tra le cinque porte dell’antico borgo, che in origine comprendeva un ponte levatoio per il fossato antistante. Altri luoghi d’interesse sono la Chiesa di Sant’Angelo, che si trova dentro il castello ed è la chiesa più antica della città, e la Chiesa collegiata di Santa Croce. L’evento più importante è dedicato al patrono della città: il Palio di San Michele. Si tratta di una sfida tra i quattro rioni della città con tre prove che si svolgono tutte in Piazza Giuseppe Mazzini, la principale piazza cittadina. Particolarmente suggestiva è anche la processione della Rinchiata, caratteristica processione che, nella domenica di Pasqua, propone il rito tradizionale dell’incontro tra Gesù Cristo risorto con la Madonna addolorata. Tra i successi sportivi della città, la Sir Safety Bastia era la squadra di pallavolo maschile che arrivò fino alla serie A1, trasferita poi a Perugia dalla stagione 2010/11.
 
Sito della Città di Bastia Umbra
www.comunebastiaumbra.gov.it

Cannara
 
Cannara si colloca sulla riva sinistra del fiume Topino, situata quasi al centro della Valle Umbra. Il nome deriva da “canna”, pianta acquatica ancor oggi persistente in questa zona, che fu molto acquitrinosa nel periodo in cui sono datati i primi insediamenti, ovvero intorno al Mille. Nel 1424 Cannara divenne feudo della potente famiglia perugina dei Baglioni, mentre dal 1648 fino all’Unità d’Italia appartenne allo Stato della Chiesa. Esistono numerose testimonianze del passaggio in questi luoghi di San Francesco d’Assisi. In particolare, una pietra appositamente collocata in località Piandarca ricorda il luogo in cui, secondo la tradizione, il Santo si pose per predicare agli uccelli, episodio raccontato nella Legenda maior (XII, 3), biografia di San Francesco scritta da Bonaventura di Bagnoregio: “Andando il beato Frencesco verso Bevagna, predicò a molti uccelli; e quelli esultanti stendevano i colli, protendevano le ali, aprivano i becchi, gli toccavano la tunica”. L’episodio è immortalato anche in una scena nel ciclo di affreschi dedicati alla vita di San Francesco nella Basilica superiore di Assisi, attribuiti a Giotto. Altri luoghi d’interesse di Cannara sono la Chiesa di San Biagio, la Chiesa parrocchiale di San Matteo e la Chiesa di San Francesco, eretta tra Quattrocento e Cinquecento e dedicata al Santo di Assisi che proprio a Cannara avrebbe ideato il Terz’ordine francescano (francescani secolari). Il Museo Città di Cannara ospita reperti riguardanti un insediamento romano rinvenuti nella vicina frazione di Collemancio. Tra questi, il più importante è certamente il mosaico a soggetto nilotico di 65 metri quadrati appartenente alle terme di Urvinum Hortense. Una delle realtà culturali più importanti del territorio, invece, è il Concerto musicale “Francesco Morlacchi”: una tra le più antiche bande musicali d’Italia, fondata nel 1843. Infine, la manifestazione più importante di tutto l’anno si svolge durante il settembre cannarese: è la festa della cipolla, che ha lo scopo di valorizzare questo importante prodotto locale.
 
Sito della Città di Cannara
www.comune.cannara.pg.it

Foligno
 
Foligno è il centro commerciale ed industriale più importante della Valle Umbra, nonché principale centro di comunicazioni dell’intera regione. Si trova completamente in pianura, alla confluenza di due fiumi: il Topino ed il Menotre. Foligno viene definita, per antica tradizione, il “centro del mondo”; si troverebbe, infatti, al centro della penisola italiana, a sua volta al centro dell’Europa e del Mediterraneo. La città ha origini antichissime: la Fulginia umbra era una città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C.; diverrà poi Fulginium romana, lasciando alla città moderna l’impianto di strade rettilinee costruite in rapporto ai quattro ponti romani tutt’ora esistenti sull’antico corso del fiume Topino. Successivamente, nel XII secolo, unico baluardo ghibellino in Umbria, si scontrò in quattro guerre con la vicina guelfa Perugia, delle quali solo l’ultima fu vinta dai perugini. Medaglia d’argento al valor civile per i numerosi bombardamenti angloamericani che la distrussero per l’80% durante la seconda guerra mondiale, nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti di forte entità, che hanno coinvolto anche le frazioni montane circostanti. Tra i numerosi luoghi di interesse troviamo la cattedrale di San Feliciano, eretta sul sito di un edificio sacro del IX-X secolo, dove fu sepolto il santo, il Museo capitolare diocesano di Foligno, in piazza della Repubblica, che espone opere che spaziano dal XV a XVIII secolo, e Palazzo Trinci, una delle più interessanti dimore tardogotiche dell’Italia centrale. Il palazzo contiene un prezioso ciclo di affreschi realizzato da Gentile da Fabriano con la collaborazione di altri artisti. La “Giostra della Quintana” è sicuramente una delle tradizioni più importanti della città. Si tratta di un torneo cavalleresco storico che si svolge generalmente a giugno e settembre, e comprende anche un corteo storico ed altri eventi pre-giostra, come la fiera dei soprastanti e il palio di San Rocco, che vedono una forte mobilitazione cittadina.

Sito della Città di Foligno
www.comune.foligno.pg.it

Spello
 
“Spello, qual canto palpita nei petti / delle tue donne alzate in su la Porta / di Venere?”. Così cantava di Spello Gabriele D’Annunzio, nella serie di poesie “Le città del silenzio”, dedicata ai centri storici italiani che furono splendide sedi di civiltà raffinata, e in particolare riferendosi a Porta Venere, una delle sei porte urbiche, di arte romana, della cittadina. Spello, infatti, fondata dagli umbri e poi denominata Hispellum in epoca romana, è, un vero gioiello tra le cittadine della regione, tanto da essere stata dichiarata da Cesare “Splendidissima Colonia Julia”. La cinta muraria della città testimoniano una grandezza che oggi possiamo solo immaginare, anche grazie all’aiuto dei resti archeologici. Devastante, infatti, fu per Spello la discesa in Italia dei Barbari. Collocata ai piedi del Monte Subasio, su un terreno molto fertile coltivato a cereali, viti ed olivi, la città è oggi annoverata tra i borghi più belli d’Italia. Nella cittadina si trovano numerose opere di epoca romana e rinascimentale. La chiesa di Santa Maria Maggiore, la più grande di Spello, vanta splendidi affreschi di Bernardino di Betto, pittore perugino meglio noto come Pinturicchio. Altri monumenti sono la Porta Consolare (ingresso principale della città romana), le mura augustee con la porta urbica, tra le più significative e intatte cinte murarie d’Italia, e Palazzo Baglioni, in piazza della Repubblica (un tempo residenza dei conti Baglioni di Spello). Non mancano fiorenti manifestazioni folcloristiche, tra le quali l’infiorata del Corpus Domini e la festa dell’olio (il prodotto gastronomico più prezioso di Spello), come anche manifestazioni a carattere storico: ad agosto si tiene una festa di rievocazione dell’epoca romana di Spello denominata Hispellum, che comprende cortei storici, mercati con scene di vita quotidiana e visite ai siti archeologici della città. 

Sito della Città di Spello