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Trofeo delle Province Venete - KINDERIADI 2013
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Semifinali F: PADOVA - TRENTO 2-0 - Padova รจ la prima finalista

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PADOVA - TRENTO 2-0 (25-11; 25-8)

 

PADOVA: Salmaso, Canola, Moro, Spagnolo, Masiero, Colanardi, Nardi, Rampazzo, Fabbro, Martinelli. Ne: Minardi, Vesco. All: Pino Scalzotto. 2° all: Ilaria Filon. 3° all: Alessandro Gabban.

TRENTO: Hueller, Brugnara, Saiani, Pedrotti, Pomo, Segantini, Zambotti, Bonapace, Ruele. Ne: El Kihal, Giordani, Nadalini. All: Angelo Crema. 2° all: Gianpaolo Senter.

 

ARBITRI: Mauro Tomasella di Treviso e Daniele Zanatta di Udine.

 

TORRI DI QUARTESOLO - E' Padova la prima finalista femminile delle Kinderiadi - Trofeo delle Province 2013; al PalaVillanova di Torri di Quartesolo, la formazione di Pino Scalzotto ha superato per 2-0 il Trento in semifinale, guadagnandosi l'accesso all'atto finale della manifestazione. Dove troverà Venezia, uscita vincitrice 2-0 su Verona dall'altra semifinale, andata in scena al "Ceroni".

 

I SET - Scalzotto sceglie Canola in regia opposta a Masiero, Spagnolo e Salmaso al centro e Moro più Colanardi alla mano; Crema si affida a capitan Hueller in diagonale con Pedrotti, Saiani e Segantini posti 3 con Brugnara e Pomo martelli. L'avvio ha uno sfumato accento padovano, ma in generale il confronto è subito piacevole per merito soprattutto delle difese. Scardina quella avversaria Salmaso, che firma il primo vero break di giornata (10-6) costringendo Crema al time out. Hueller non trova gratificazione dai propri avanti, problema che non ha Canola, specialmente da zona 4. In un attimo, Trento scende alla doppia cifra di svantaggio: Masiero mura per il 24-9, e al terzo set point ci pensa la parallela di Alessandra Colanardi a mettere la parola "fine" al parziale.

 

II SET - Al rientro in campo, l'equilibrio la fa da padrona; Trento ringrazia l'ace di Brugnara per mettere la testa avanti sul 3-4, ma la truppa di Scalzotto risponde immediatamente e con la medesima moneta, coniata da capitan Ilenia Moro. Colanardi, tornata in prima linea, mette giù palloni importanti sia di spada che di fioretto, ma è la qualità del primo tocco a fare la differenza: quello trentino mette in difficoltà Hueller e di conseguenza gli attaccanti, quello del Santo è una macchina rifornitrice per Canola, a propria volta abile a smistare il gioco. Sul 12-7, è ancora Colanardi a fare danni, stavolta dai 9 metri: quattro ace per stappare un break di 10-0 e, in definitiva, per staccare il biglietto che vale la finale; l'ultimo spezzone di gara è una passerella, che Padova percorre a testa alta verso il definitivo 25-8.

 

Pino Scalzotto (allenatore Padova): «Non mi aspettavo assolutamente di arrivare in finale, perché ogni partita è diversa dall'altra. Se queste sono le migliori atlete del Veneto, vuol dire che tutte le squadre sono forti. La mia è una buona squadra e speravo di fare un buon risultato; l'aspettativa era disputare un buon torneo, ma assolutamente non pensavo di approdare in finale. Con Trento, la differenza l'ha fatta la nostra organizzazione di gioco, un po' più coerente, e che prevede, su tutte, l'attacco e la correlazione muro-difesa. Voglio fare i complimenti agli allenatori delle ragazze: io le ho selezionate, ma se loro sono brave il merito é di chi le cura ogni giorno». Guarda l'intervista a Pino Scalzotto

 

Angelo Crema (allenatore Trento): «Già essere arrivati qui è un ottimo risultato, conquistato ieri con delle ottime prestazioni. Padova era fuori dalla nostra portata sotto tutti i punti di vista, per cui siamo felici di essere arrivati in semifinale. Ora la finale per il terzo posto: cercheremo di onorarla al massimo; spero che le ragazze ritrovino il morale e la giusta carica agonistica». Guarda l'intervista a Angelo Crema